I maccheroni del Gattopardo

“L’aspetto di quei babelici pasticci era degno di evocare fremiti di ammirazione…. il preludio della sensazione di delizia che si sprigionava dall’interno quando il coltello squarciava la crosta”.

Così Giuseppe Tomasi di Lampedusa descrive l’arrivo in tavola del pasticcio di maccheroni noto come “Timballo”. E con ragione. Il profumo di cannella che si sparge nell’aria, anticipa il piacere di affondare il coltello nella torta di maccheroni, ripiena di polpette, fegatini e mille altre delizie. Gli invitati sono particolarmente felici perché immaginavano che il pranzo sarebbe cominciato con una ‘zuppa’ o un ‘consommé’, abitudine raffinata di origine francese. Invece il Principe di Salina li stupisce con una festa per gli occhi ed il palato.

Il pranzo a casa del Principe ha come scopo quello di presentare in società Angelica, figlia del Sindaco del paese che, essendosi arricchito con il cambio di regime, aspira a far sposare la figlia con un aristocratico. Oltre ad una cospicua somma di denaro, Angelica porta in dote al futuro marito anche una notevole bellezza ed un carattere passionale. Nel romanzo sicuramente la comparazione tra le noiose ‘zuppe’ ed il fastuoso ‘timballo’ hanno lo scopo di rappresentare le sensazioni dei commensali di sesso maschile rispetto alle donne presenti a tavola. Le figlie del Principe sono educate ed eleganti, ma prive di spirito e poco sensuali, come le zuppe, mentre il favoloso timballo è probabilmente Angelica.

Nel meraviglioso film di Luchino Visconti, la sensualità di Angelica viene rappresentata ad un certo punto con una risata esagerata ed inopportuna ad un commento volgare del nobile Tancredi, suo futuro marito.

Tornando alla ricetta, il nome ‘timballo’ viene dal contenitore in cui viene cotto il ‘pasticcio’, che è un tipo di torta ripiena. Si tratta di un piatto che si serve per le feste e che ha bisogno di una lunga preparazione. Ma se volete stupire i vostri invitati, ecco la ricetta

E se dopo tutto questo vi è venuta voglia di rivedere il film, lo potete trovare in spagnolo qui. Buon divertimento e buon appetito.

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