Come si dice “siesta” in italiano?

La parola siesta ci fa pensare immediatamente alla Spagna, anche se gli spagnoli non sono gli unici ad avere la buona abitudine di riposare un po’ dopo pranzo.

L’usanza della dormitina, che come vuole la tradizione dei Romani consiste nel riposare un po’ nella sesta ora del giorno, è diffusa anche nei Paesi del Sud d’Europa, del Nord Africa, in America Latina e in gran parte dell’Asia e del Medio Oriente. Al giorno d’oggi, con ritmi siempre più frenetici, anche in Spagna riescono a  farla quotidianamante solo i bambini, gli anziani e alcuni fortunati che lavorano solo al mattino. La maggior parte della gente, invece, mantiene l’abitudine solo in estate con l’orario ridotto o durante il fine settimana.

Anche gli italiani amano riposarsi un po’ nei giorni liberi, specialmente dopo il pranzo domenicale. In Italia ci si appisola sul divano, senza mettersi a letto, e ci sono tante espressioni per indicare questa pausa pomeridiana, ideale per recuperare la forze.  Eccone alcune:

Fare (o schiacciare) un sonnellino: un breve sonno.

Fare (o schiacciare) un pisolino: un sonno leggero. Non è chiaro se questa parola derivi dal dondolare della testa della persona che dorme o dal suono onomatopeico prodotto da chi dormendo russa lievemente. In italiano il nano di Biancaneve che dorme in continuazione si chiama appunto Pisolo.

Da pisolino deriva il verbo appisolarsi che significa assopirsi, cadere in un sonno leggero. In estate, il caldo di Madrid ci fa appisolare per esempio.

Fare un riposino: riposarsi per un periodo breve.

Fare (o farsi) una/la pennichella: il nome deriva dal verbo pendere e indica l’abitudine di chi si addormenta seduto su una poltrona e pende sui lati.

Farsi un dormitina, diminutivo di dormita che indica quindi un sonno breve.

Fare la siesta utilizzando il prestito spagnolo che conoscete bene ;).

In questo video vengono enumerati alcuni vantaggi del pisolino 🙂

 

E voi quale espressione italiana preferite?

Buon sonnellino!!!

 

 

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